Fano (PU, Marche)- Il Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce, è uno degli eventi enogastronomici di Fano.
La manifestazione più golosa dell’Adriatico, si è svolta quest’anno dal 4 al 7 luglio, sul Lungomare Simonetti di Fano per celebrare, con la XVII edizione (a ingresso gratuito) il più famoso dei piatti tradizionali di pesce della costa Adriatica.
Fano torna dunque a farsi palcoscenico della cultura gastronomica internazionale e ambasciatrice della tradizione marinara locale con: laboratori dedicati ai bambini per far loro conoscere il mondo del mare e della pesca, presentazioni di libri dedicati al food, cooking show con i più importanti chef d’Italia, una sfida internazionale dedicata alle zuppe di pesce del Mediterraneo giudicata dalle grandi firme dell’enogastronomia, degustazioni e spettacoli.
Ingredienti che, nell’edizione 2018 appena conclusa, hanno coinvolto a Fano, migliaia di visitatori per assistere agli appuntamenti del Festival del Brodetto.
Come il cooking show di Igles Corelli, Maestro indiscusso della ristorazione italiana e volto noto di Gambero Rosso Channel; quello delll’istrionico chef napoletano Roberto Di Pinto, che ha portato il ristorante del Bulgari Hotel ai vertici nelle più prestigiose guide Italiane; o quello di Andy Luotto chef e conduttore attore, cantante, conduttore televisivo, chef di “Là… da Andy” in Sardegna.
Il format del Festival del Brodetto ha attirato il pubblico a tavola anche al cacciucco livornese e al brudet di San Benedetto del Tronto.
Sulla passeggiata del Lungomare, gli ospiti hanno trovato la “Casa del Brodetto alla fanese”, la “Casa del Cacciucco” e la “Casa del Brodetto alla Sambenedettese”: tre grandi stand dedicati alla ristorazione tipica delle zuppe di pesce italiane.
Differenze che sono state accompagnate dal celebre e amato vino del territorio.La DOC Bianchello del Metauro con le etichette del “Bianchello d’Autore“, il progetto di 9 cantine sostenuto da IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini), è infatti il vino ufficiale del Festival.
Il Festival è stato capace di trasportare oltre confine i suoi visitatori, domenica 8 luglio, durante l’esclusiva serata internazionale in cui si sono “dati battaglia” tre chef, tre zuppe, tre tradizioni e tre nazioni: Marco Vegliò, chef del Ristorante Il Galeone, in sfida per l’Italia; Spagna e FundimGjepali master chef che coltiva la sua passione tra Roma, dov’è contitolare di bar-caffè, Tirana, dove dirige il ristorante Padam e Shijak, dove sta costruendo un agriturismo, in sfida per l’Albania; David Povedilla, nato e cresciuto a Elda, Alicante, chef de “La Paella de Povedilla” a Mirano (VE) in sfida per la Spagna..
A decretare il vincitore, Marco Vegliò, di Fano, è stata una giuria tecnica qualificata composta dai più noti e competenti nomi del panorama enogastronomico italiano: Enzo Vizzari, direttore Guide L’Espresso, Bruno Gambacorta, ideatore e curatore Tg2 Eat Parade, Giuseppe De Filippi, vice direttore Tg5.
A raccontare il Festivalè stato Federico Quaranta, decennale sostenitore del Festival, conduttore e autore di grandi programmi Rai: dalla storica trasmissione enogastronomica Decanter (di Radio2), a La Prova del Cuoco fino a Linea Verde (Rai1).
E per chi avesse già nostalgia del Festival o fosse semplicemente curioso di assaggiare diverse interpretazioni del brodetto alla fanese, dal 14 settembre al 14 ottobre prossimi, come ogni anno, si svolgerà il FuoriBrodetto: iniziativa collaterale del Festival che permette alla kermesse di espandersi sul territorio coinvolgendo i ristoranti di tutta la provincia di Pesaro e Urbino nella promozione del brodetto (a prezzo convenzionato) e, più in generale, del pesce massivo, spesso chiamato anche “povero”, ma da sempre tanto utilizzato nella cucina tradizionale marchigiana.