La piccola Pompei subacquea

 

Il parco archeologico di Baia sommersa è una piccola Pompei subacquea formatasi con lo sprofondamento della costa dovuto al fenomeno bradisismico dell’area dei Campi Flegrei, in Campania.

Immergendosi o restando comodamente seduti a bordo del Battello Cymba è possibile godere della vista della “piccola Roma” del I sec. a.C. meta delle vacanze di imperatori e nobili romani.

Protagonista della prima puntata e punta di diamante del programma “Meraviglie” di Alberto Angela, per comprendere la storia del Parco Archeologico di Baia dobbiamo andare indietro nel tempo arrivando a circa 2.400 anni fa.

All’epoca Baia era un lago di origine vulcanica, il Lacus Baianum, dedicato a Bajos, timoniere di Ulisse che, secondo la leggenda, fu proprio qui che trovò la morte e fu seppellito. Tutta la zona circostante era vulcanica infatti fu denominata Flegrea, dal latino phlegrāea, cioè ardente.

Baia, Bauli e Puteoli

Il I sec. a.C. fu il periodo di massimo splendore per Baia ma anche per Bauli ( attuale Bacoli ) e Puteoli ( attuale Pozzuoli ) poiché tutto il litorale dalle coste basse e sabbiose e dal mare cristallino incorniciato da una ricca vegetazione, permetteva di godere di aria salubre e rigenerante e fu pertanto scelto da imperatori e nobili come meta delle loro vacanze estive.

Furono così costruite qui lussuose ville rifinitissime e dotate addirittura di piscine per l’allevamento delle murene che era per l’epoca un cibo raffinatissimo che solo i più ricchi potevano permettersi. Baia fu definita “La piccola Roma”, il clone di una Roma di servizi e agi ma in una location bucolica e vacanziera.

Ma fu intorno al 1.500 d.C. che una sensibile attività sismica collegata all’eruzione del Monte Nuovo con una serie di violenti terremoti determinò lo sprofondamento della costa di circa 7 metri sommergendo edifici e infrastrutture e dando origine ad una vera e propria nuova Pompei sommersa.

Da quel momento il fenomeno bradisismico non si è mai fermato, continuando talvolta silente, la sua opera di abbassamento e innalzamento della costa anche se con minime differenze di altezza.

Il battello Cymba

Oggi gli splendidi resti dell’antica località romana vacanziera di Baia giacciono sul fondo dell’omonimo golfo, nel tratto compreso tra Punta Epitaffio e Punta Castello, ad una profondità compresa tra i 2 e i 16 metri e sono visibili o immergendosi oppure restando comodamente seduti sul Battello Cymba, un battello dal fondo finestrato che consente a 48 passeggeri di ammirare gli scavi subacquei e, per chi vuole, di pranzare anche a bordo.

Il Battello Cymba prevede escursioni su Baia sommersa ogni sabato alle 12:00 e alle 15:00 e ogni domenica/festivi alle 10:00, alle 12:00 e alle 15:00. Il biglietto costa € 12,00 per gli adulti, € 8,00 da 4 a 12 anni ed è gratuito sotto i 4 anni.

Il pranzo a bordo ha un ulteriore costo di € 18,00 ed offre antipasto, primo, dolce, acqua e vino: un’idea per trascorrere una giornata, magari di un periodo più lungo di vacanza a Napoli, visitando i nostri tesori nascosti pranzando in famiglia cullati dal mare.

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