L’amore per una terra antica e l’attaccamento dei suoi abitanti caratterizza l’approccio a un viaggio in Giordania
Ancor più forte è la sensazione quando, come in questo caso, i luoghi assumono un contesto di radici profonde avvinto ad un aspetto fideistico. Nel cuore del Medio Oriente infatti pulsa una storia e un mosaico dialogante di popolazioni le quali, saldandosi all’identità arabo-cristiana, evocano un insieme di nomi, eventi e paesaggi indelebili, segno originale e irripetibile che plasma il territorio giordano e la sua identità.
Perché la Giordania?
Per una serie di ragioni che hanno a che fare con la bellezza, la spiritualità, la cultura: una sorta di “richiamo della foresta” ancestrale, a volte impalpabile, percepibile già solo all’idea di poter un giorno avvicinarsi a quel tipo di realtà, così complessa e affascinante.
Da un ceppo semitico e non greco scatta lontano nel tempo la scintilla che tanto darà al mondo, anche come idea di speranza e di futuro (oggi merce rara).
I luoghi da vedere sono diversi e tutti fortemente identitari, veri pilastri della storia giordana la quale, fin dagli albori del Cristianesimo, è in continuità con le scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento che ci raccontano di profeti, di Gesù Cristo, di santi e di martiri, messaggeri universali di pace e di fratellanza, ma anche di regole di convivenza basate sul reciproco rispetto.
Ecco, si può dire che, sulla base di queste premesse, un viaggio in Giordania appare come un sentiero aperto che ti avvolge su diversi piani e che certamente non spinge a considerare un soggiorno nei luoghi santi un mero diversivo “occidentale” dalla routine quotidiana quanto una rara occasione di ricerca e di introspezione.
Dalla mostra a Roma “Giordania: alba del cristianesimo” al viaggio…
In attesa di organizzarsi per recarsi in Giordania, si può visitare la mostra “All’alba del cristianesimo (a Palazzo della Cancelleria a Roma, dal 31 gennaio prorogata al 23 marzo 2025: una rara opportunità per scoprire il ruolo cruciale di questo paese nelle origini del cristianesimo).
Le cronache giordane della notte dei tempi parlano di decine di migliaia di cristiani perseguitati e uccisi dai romani, ma anche di coloro che non ebbero la stessa sorte riuscendo a trascorrere una vita ascetica e ritirata nel deserto.
Di ciò abbiamo testimonianza ad esempio con i ritrovamenti della grotta del monastero latino della città di Ader, nel governatorato di Karak. Tanti i martiri giordani, come il vescovo Asterio, a Petra; Diodoro e Teofane, nel governatorato di Al-Karak; il sacerdote Boutros a Beit Ras (Capitolias); i diaconi Zakaria e Alfonso di Lydda a Umm Qais (Gadara); il diacono Zakaria a Tabaqat Fahl (Pella) sotto Diocleziano, ma anche Cirillo, Aquila, Pietro, Rufo, Mundher, Diodoro, Eliano e tanti altri. Forse è proprio questo altissimo tributo di sangue in nome della fede che lascia spiazzati rispetto a un’idea del tutto superficiale che molti potrebbero avere della Giordania, un paese tra passato e modernità che ancora aspetta risposte nel suo continuo divenire.
5 luoghi santi in Giordania
Premesso che la Giordania ospita molte chiese, tra cui quella ortodossa, cattolica, ortodossa orientale ed evangelica e che le diverse Chiese cooperano tra loro tramite le rispettive autorità, si possono suggerire i seguenti cinque luoghi.
1. Betania oltre il Giordano – Il luogo del Battesimo di Gesù
Betania oltre il Giordano (Al-Maghtas, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, secondo la tradizione cristiana coincide col luogo dove Gesù, già adulto, fu battezzato da Giovanni Battista
All’inizio di quest’anno proprio sul sito del battesimo di Gesù è stata consacrata una nuova chiesa aperta ai pellegrini.
Maggiori info https://www.baptismsite.com/
2. Monte Nebo – L’ultima visione di Mosè
Dal Monte Nebo, Mosè, prima di morire, vide (senza mai entrarvi) la Terra Promessa. Oggi, la chiesa edificata per ricordarlo ospita splendidi mosaici bizantini e offre una vista molto suggestiva sulla Valle del Giordano, su Gerico e nelle giornate limpide anche su Gerusalemme. Gli elementi archeologici rinvenuti nella zona testimoniano la presenza di fedeli sin dall’epoca paleocristiana.
3. Madaba – La città dei mosaici
Spesso evocata come la Città dei mosaici, Madaba, è nota per la sua antica Mappa della Terra Santa, risalente al VI secolo, conservata nella Chiesa ortodossa di San Giorgio. Si tratta di un mosaico straordinario che illustra il più antico esempio cartografico della regione biblica, con riferimenti a Gerusalemme, al Mar Morto e ad altre località sacre. A Madaba, che sorge sulla Via Regia, una rotta mercantile costruita cinquemila anni fa, si possono ammirare numerose chiese, segno dell’importanza della città nella storia del cristianesimo.
4. Petra – Oltre la città rosa, le prime chiese cristiane
Petra, a circa 250 km a sud della capitale Amman. non è solo una spettacolare e notissima città nabatea, scavata nella roccia, ma anche un importante sito cristiano. Durante il periodo bizantino infatti Petra divenne un centro del cristianesimo primordiale, come ci raccontano le vestigia di chiese del IV e V secolo d.C. Un esempio importante è la Chiesa Bizantina di Petra, che conserva splendidi pavimenti con raffigurazioni di animali e simboli religiosi.
5. Umm Qais (Gadara) – La città dei miracoli di Gesù
Oggi conosciuta come Umm Qais, Gadara, patria di Meleagro, Filodemo e Menippo,è nota perché Gesù vi compì il miracolo dell’indemoniato di Gerasa, narrato nei Vangeli. Situata su una collina che sovrasta il Lago di Tiberiade, la città conserva rovine greco-romane e una basilica paleocristiana. In loco si può ammirare un teatro romano ben conservato e un antico cardo che racconta la storia millenaria di questa città, parte della Decapoli romana (cioè un gruppo di dieci città che avevano uno status speciale).
Altri siti di interesse cristiano in Giordania
Al di là di queste tappe fondamentali la Giordania non finisce certo qui, poiché offre altri luoghi di grande interesse per i viaggiatori alla ricerca di spiritualità e cultura:
- Il Castello di Mukawir, fortezza di Erode Antipa, dove secondo la tradizione Giovanni Battista fu rinchiuso e decapitato.
- Feynan, un antico sito cristiano dove furono ritrovati ruderi di chiese e iscrizioni che testimoniano la vita delle prime comunità cristiane in epoca romana.
- Jerash (Gerasa), una delle città della Decapoli, con i suoi imponenti colonnati romani e chiese paleocristiane.
Pianificare il viaggio: consigli utili
Il periodo ideale per visitare il paese è la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più miti e il clima è ideale per esplorare i siti archeologici all’aperto.
Per i pellegrini e i viaggiatori interessati alla storia cristiana, esistono tour guidati che permettono di visitare i principali luoghi sacri accompagnati da esperti. Per chi invece preferisce un’esperienza più autonoma si può noleggiare un’auto percorrendo le strade panoramiche che collegano le città e i siti archeologici.
Inoltre è possibile soggiornare in strutture che offrono esperienze di turismo religioso, come monasteri e guest-house gestite da comunità cristiane locali.
Maggiori info: Jordan Tourism Board
Il perché di un viaggio in Giordania
La Giordania, la quale ama definirsi come una terra di pace, incontro e fratellanza, è un ponte che costantemente dialoga tra passato e presente. Un viaggio in questi luoghi non è solo un’esperienza culturale, ma anche un percorso interiore, alla scoperta delle radici della fede cristiana e di se stessi, in una terra nobile e sacra.