La mostra di Botero a Roma, presso Palazzo Bonaparte (dal 17 settembre 2024 al 19 gennaio 2025), a un anno della scomparsa dell’artista di Medellin, accende e trasporta i sensi dei visitatori nell’immaginario onirico e trasognante dell’artista, tra dipinti e sculture.
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Emozionante, vibrante: la luce dei colori colombiani che sposa le influenze del Rinascimento italiano; e poi la tauromachia, il circo, lo spirito dello sfortunato figlio Pedrito, le sconvolgenti opere sulla prigione su Abu Ghraib, i vasi di fiori come stupefacenti cervelli creativi, le nature morte, la visione sulla chiesa, e la politica.
Profondità, radici e e ricordi si sprigionano nelle varie sale anche grazie al video iniziale e alle frasi dell’artista disseminate nei pannelli esplicativi: efficaci chiavi di lettura delle rappresentazioni plasmate nel mondo interiore del pittore.
Da segnalare la presenza di un’opera, mai mostrata in pubblico in precedenza, dedicata al Mantegna, in cui il grande pittore colombiano si lascia ispirare dalla “Camera degli Sposi”, celeberrimo affresco ospitato nel castello di San Giorgio a Mantova.
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