Collocata fra le colline boscate di Sassoferrato, l’Abbazia di Santa Croce è luogo  enigmatico dove storia leggenda e fede si rincorrono, tra segreti e simboli che sfidano la comprensione.

Costruita nel XII secolo dai Conti Atti, potenti signori di Sassoferrato, l’Abbazia, che racchiude simbolismi sfuggenti, legati a riti pagani e all’Ordine dei templari, custodisce misteri (e brividi) che si perpetuano nei secoli.

Abbazia Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato

L’Abbazia templare di Santa Croce a Sassoferrato: cosa cela il dipinto dell’altare?

1. Un’Abbazia templare nascosta tra le mura: perché?

L’Abbazia di Santa Croce non è una certamente una realtà fideistica come le altre. Da fuori, sembra una semplice chiesetta di campagna, addossata a un monastero ma, una volta penetrati all’interno, l’atmosfera cambia disvelando come prima circostanza che la struttura originaria risulta completamente inglobata nelle mura: il perché resta un mistero

Questo particolare assetto architettonico ha dato adito a numerose speculazioni, soprattutto considerando il legame dell’abbazia con i Templari, l’ordine cavalleresco noto per le sue attività di protezione dei pellegrini lungo le vie sacre. La sua posizione strategica e il suo aspetto protetto e nascosto alludano a uno spazio creato  per scopi piuttosto ignoti e proteiformi.

Ma perché un tale segreto? Forse per tutelare  tesori spirituali e materiali o per custodire  rituali e conoscenze segrete dei Templari?

2. Visite misteriose di personaggi storici come Napoleone e Mussolini: quale legame con la Massoneria?

L’abbazia non ha solo attratto i Templari, ma anche figure storiche di grande rilievo, tutti accomunati da un interesse per l’esoterismo e la massoneria. Imperatori tedeschi, Napoleone Bonaparte, e persino Benito Mussolini si sono recati a Santa Croce.

Perché questi personaggi potenti si erano interessati a questo luogo ? Cosa cercavano, o cosa sapevano  che noi ancora ignoriamo? Certo è che sembra naturale procedere a speculazioni sul significato occulto di Santa Croce e sui suoi legami con antichi saperi e verità.

Abazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato
Abazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato – immagine raffigurante il sole con richiami al culto di Mitra. Tracce di un mitreto si riscontrano nelle fondamenta.

3. La biblioteca dell’ Abbazia di Santa Croce perduta e i segreti vaticani

Un altro mistero che avvolge Santa Croce è la sua leggendaria biblioteca. Si dice che un tempo contenesse una ricchissima collezione di pergamene, ora custodite nei segreti archivi del Vaticano.

Quali conoscenze sono state nascoste e perché? La biblioteca poteva contenere antichi testi esoterici, codici templari o persino documenti legati al Santo Graal. L’idea che questi testi siano stati trasferiti al Vaticano non fa che accrescere il fascino e il mistero di questo luogo.

4. Le Cappelle laterali dell’Abbazia di Santa Croce e il mistero dell’affresco nascosto

Un altro enigma che avvolge l’Abbazia di Santa Crocean> riguarda le due cappelle laterali situate all’ingresso, una a destra e l’altra a sinistra. In particolare, la cappella di destra cela un mistero ancora irrisolto: sotto l’attuale copertura, è stato scoperto un affresco di grande valore storico e artistico, visibile solo grazie a una videocamera calata attraverso un piccolo foro in alto sopra parete.

Questo prezioso affresco, che potrebbe rivelare ulteriori dettagli sul passato dell’abbazia, è stato inspiegabilmente coperto da una copertura  con una nicchia nella quale è stata collocata una statua moderna di scarso valore artistico.

Abazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato - altare laterale
Abazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato – altare laterale che copre l’originale con una parete

Perché si è deciso di nascondere un’opera d’arte così significativa? Questa decisione aggiunge un ulteriore livello di complessità al mistero di Santa Croce, suggerendo l’esistenza di motivazioni che ancora sfuggono alla nostra comprensione, forse legate a volontà di nascondere messaggi segreti o a simbolismi che non dovevano essere rivelati.

Abazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato - colonna
Colonna con pietra scura pregiata proveniente dal Nord Africa.

5. La pavimentazione dell’Abbazia occultata: tombe e segreti sepolti

Circa 80 anni fa, i monaci che abitavano l’abbazia, prima di abbandonarla, decisero di ripavimentare l’intera chiesa, coprendo le antiche tombe presenti sotto di essa. Questa operazione, apparentemente semplice, ha sollevato ulteriori domande.

Cosa giace sepolto sotto il nuovo pavimento? Perché nascondere queste tombe proprio in quel momento storico? Potrebbe essere stato un tentativo di proteggere i resti di personaggi importanti o di nascondere segreti che non dovevano essere scoperti?

Abazia di Santa Croce dei conti Atti a Sassoferrato - capitello raffigurante Carlo Martello che investe il figlio Pipino il Breve
Capitello raffigurante Carlo Martello che investe il figlio Pipino il Breve, che a sua volta diventerà padre di Carlo Magno

6. Il dipinto misterioso dell’altare, opera di Pietro Paolo Agabiti che a luci spente si trasforma in un dipinto della Sindone, la cui foto rigirata, rappresenta invece un diavolo

Tra i tanti interrogativi di Santa Croce, uno dei più affascinanti è legato a un dipinto del 1500 realizzato da Pietro Paolo Agabiti, un artista locale. Questo dipinto, apparentemente normale e i cui colori accesi sono egregiamente ben conservati, nasconde un segreto inquietante: lasciando la chiesetta al buio e fotografando il quadro l’opera sembra trasfigurarsi, assumendo i tratti del volto della Sacra Sindone in una sorta di negativo in bianco e nero.

Abazia Santa Croce a Sassoferrato - Pala d'altare con il dipinto del 1500 realizzato da Pietro Paolo Agabiti. Questo dipinto nasconde un segreto inquietante: a luci spente l'opera sembra trasfigurarsi, assumendo i tratti del volto della Sacra Sindone in una sorta di negativo in bianco e nero
Pala d’altare con il dipinto del 1500 realizzato da Pietro Paolo Agabiti. Questo dipinto nasconde un segreto inquietante: a luci spente l’opera sembra trasfigurarsi, assumendo i tratti del volto della Sacra Sindone in una sorta di negativo in bianco e nero

Ancora più sconcertante è il fatto che, rovesciando la foto del dipinto in bianco e nero, appare una figura demoniaca. Questo effetto misterioso, a mo’ di immagine gestaltica, sembra testimoniare l’eterna lotta tra il bene e il male, un tema caro ai Templari e che aggiunge un ulteriore profilo di complessità al già fitto mistero di Santa Croce.

Sentinum e il Mitreo: un tempio sotto l’Abbazia

L’abbazia sorge sopra i resti dell’antica città romana di Sentinum, fondata dopo la Battaglia delle Nazioni tra romani, sanniti, galli e piceni.  Sotto la chiesa, si troverebbe un mitreo, un tempio dedicato al culto del dio Mitra, una divinità orientale il cui culto si diffuse ampiamente sotto l’Impero Romano. Questo connubio sincretico tra cristianesimo e paganesimo è un altro elemento che conferisce a Santa Croce un’atmosfera unica e carica di simbolismo.

L’energia elettromagnetica e i tre minerali rari

Infine, un elemento che non può essere ignorato è l’energia elettromagnetica che permea l’abbazia. Si dice che sotto di essa scorra acqua mischiata con tre minerali rari, capaci di sviluppare un’energia elettromagnetica positiva. Questo fenomeno, rilevato anche da misurazioni moderne, potrebbe spiegare perché questo luogo è stato considerato sacro per secoli e perché continua ad attrarre studiosi e curiosi da tutto il mondo.

L’Abbazia di Santa Croce rimane un luogo di enigmi irrisolti, un sito che custodisce ancora molti segreti sotto e tra le sue antiche mura. Forse, un giorno, questi misteri verranno svelati, ma fino ad allora, Santa Croce continuerà a incantare e affascinare.

Per prenotare la visita, chiamare il Sig. Vincenzo +39 328 90 66 216

Cosa vedere vicino l’Abbazia di Santa Croce, l’elenco dei luoghi su Google Maps per organizzare un itinerario

L’Abbazia di Santa Croce a Sassoferrato, non è l’unica perla di questo territorio, infatti a una manciata di kilometri si trova il borgo del castello di Genga con l’interessante bottega “Taverna infra Saxa”, capitanata dall’imprenditore Paolo Sebastianelli amministratore dell’azienda gastronomica Lalli, che propone prodotti del territorio in formula di acquisizione diretta dal produttore al consumatore.

In aggiunta, sempre a Genga, si possono visitare le famosissime Grotte di Frasassi, le Gole omonime e il Tempio del Valadier costruito in una grotta naturale.

A pochi minuti, un’ altra abbazia, quella di San Vittore alle Chiuse, edificio romanico in posizione isolata alla confluenza del fiume Sentino nell’Esino, sovrastata da un ponte romano.

Clicca qui per salvare l’elenco dei luoghi sulle tue Google Maps.

 

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