Frontino, chiamato il salotto del Montefeltro, è un piccolo borgo abitato da una manciata di residenti che vivono nelle tre graziose vie del centro storico.
Crocevia nell’appennino tosco-emiliano, ancora in provincia di Pesaro-Urbino, qui il tempo si è fermato e regna il silenzio tra piante secolari e la leggera aria di collina.
La battaglia dei Coppi
Il borgo di Frontino fu un presidio isolato di frontiera dei Montefeltro. Nel XV secolo Frontino ed il territorio circostante era un vero e proprio campo di battaglia tra il Duca d’Urbino, Federico da Montefeltro, ed il signore di Rimini, Sigismondo Pandolfo Malatesta, intenti ad inglobare e a mantenere nei propri possedimenti quanti più territori possibili. Questa perenne guerra tra i due, non venne meno neanche durante la consueta tregua invernale che di solito i signori si davano.
La notte dell’8 novembre 1451, i soldati di Sigismondo Pandolfo Malatesta riuscirono a entrare nel castello di Frontino e addirittura a rinchiudere gli abitanti all’interno delle loro case sbarrandone dall’esterno le porte d’ingresso.
Si racconta che una donna, per controllare come procedeva la gravidanza giunta al termine della figlia, uscita sulla via dalla sua casa, che non era ancora stata chiusa dall’esterno, vide soldati armati e diede l’allarme. Gli abitanti, apparentemente inermi, bloccati nelle loro case, non si diedero per vinti e, saliti sui tetti delle abitazioni iniziarono un combattimento dall’alto, senza armi, lanciando i coppi contro i malcapitati che si trovavano a loro tiro.
Alla fine della “battaglia dei coppi”, i soldati del Malatesta dovettero battere la ritirata; tra le loro fila si contarono due morti e una quarantina di feriti, mentre sei furono fatti prigionieri, cinque di loro giustiziati e uno legato e condotto a Urbino al cospetto del Duca Federico per raccon- tare l’accaduto. Il Duca premiò la fedeltà dei frontinesi esentandoli dal pagamento dei tributi per dieci anni.
Ma questa non è l’unica testimonianza della caparbietà dei frontinesi, nel 1522 gli abitanti di Frontino compirono un’altra incredibile impresa. Prevedendo l’assalto al castello da parte di Giovanni de’ Medici, detto “dalle Bande Nere”, gli abitanti del borgo gli tesero un’imboscata ammazzando il cavallo del famigerato condottiero e mettendo a serio repentaglio la sua vita, tant’è che il Medici decise, probabilmente anche ferito nell’orgoglio, di battere in ritirata.
Festival internazionale degli Spaventapasseri
Passeggiando tra le vie di Frontino durante Ferragosto ci imbattiamo negli spaventapasseri, fatti dai bambini, oggetto di un concorso organizzato dalla comunità locale.
Il B&B di Fronntino e la cucina vegana “Arcobaleno in cucina” di Marco e Maria Elisa Rossi Casciaro
Dormiamo in una casa del ‘300 con pavimenti in cotto, travi in legno e piccole finestre, è il Bb Frontino gestito da Marco e Maria Elisa (+39 3319015338).
Qui tutto è rigorosamente vegano, dalla lasagna al sugo al ragù alla maionese e catchup fatti tutti in casa.