In attesa della visita di Papa Francesco il 22-23 settembre,
un itinerario attraverso i principali luoghi di pellegrinaggio nel Paese baltico

La Lituania si prepara ad accogliere Papa Francesco, che, in occasione della sua visita nei tre Paesi baltici, sarà a Vilnius e a Kaunas il 22 e 23 settembre 2018. Il Papa incontrerà i giovani nella piazza della Cattedrale, pregherà con i fedeli nella Cappella della Porta dell’Aurora a Vilnius, celebrerà la Santa Messa al Parco Santaka di Kaunas e renderà omaggio alle vittime dei crimini sovietici nel Museum of Occupations and Freedom Fights nella capitale. In attesa della visita pontificia, l’Ufficio del Turismo della Lituania presenta i principali siti di pellegrinaggio della Lituania, che richiamano fedeli da tutto il mondo.

La Collina delle Croci

Situata nel nord del Paese, a poca distanza dalla cittadina di Šiauliai, la Collina delle Croci è un luogo unico nel suo genere e meta di pellegrinaggio da quasi due secoli. La sua origine, infatti, risale al 1831 quando la Lituania si trovava sotto l’Impero Russo: le prime croci furono portate in questo luogo dai parenti dei ribelli uccisi durante le rivolte di quell’anno. Durante l’occupazione sovietica le croci non erano tollerate e la collina divenne un luogo proibito. Le croci furono bruciate a rimosse in diverse occasioni ma ogni volta la popolazione, nonostante il pericolo, continuava a riportarle in questo luogo, simbolo di fede nazionale, dolore e speranza. La Collina delle Croci divenne famosa nel mondo dopo la visita di Papa Giovanni Paolo II che vi celebrò la Santa Messa il 7 settembre 1993 e che incoraggiò la costruzione di un monastero francescano nelle sue vicinanze. Oggi, sulla Collina si trovano oltre 100.000 croci ed è uno dei luoghi più visitati dell’intero Paese. L’artigianato delle croci, per la sua valenza storica e culturale, è incluso tra i siti del patrimonio intangibile dell’UNESCO.

Collina-delle-Croci
Collina-delle-Croci Credits foto: State Department of Tourism of Lithuania

La Cattedrale di Vilnius

Vilnius, il cui centro storico è sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1994, ospita oltre 50 chiese cattoliche ed ortodosse. La più importante è la Cattedrale di San Stanislao e San Ladislao, in stile neoclassico, considerata tra le più belle cattedrali al mondo. Situata ai piedi della collina del castello Gediminas, la cattedrale fu distrutta e ricostruita più volte nella travagliata storia della capitale e il suo aspetto attuale è quello della sua ultima ricostruzione, nel 18° secolo, ad opera di  Laurynas Gucevičius.  Durante il periodo sovietico, la cattedrale fu chiusa e i suoi tesori distrutti, tra cui le statue dei due santi sul tetto. La cattedrale ricominciò ad essere un luogo di fede solo nel 1988. Gli interni sono arricchiti da affreschi, dipinti, sculture e tombe monumentali. La cappella di San Casimiro, patrono della Lituania, è uno dei più straordinari esempi di architettura barocca e ospita al suo interno la bara del santo e un dipinto del 16° secolo. Nelle catacombe sono sepolti alcuni dei più grandi nobili, vescovi e duchi del Gran Ducato di Lituania. Qui è conservato anche il più antico affresco della Lituania (14°-15° secolo), raffigurante la crocefissione di Cristo.

La piazza della Cattedrale è il cuore della storia e della cultura cittadina. Le grandi iscrizioni in pietra rossa ricordano che un tempo questa era la sede delle mura difensive del castello. Il campanile di 57 metri, realizzato sui resti della torre occidentale, è stato dotato di un orologio alla fine del 17° secolo. Nella pavimentazione della piazza si trova una mattonella speciale che porta la scritta “STEBUKLAS” (“miracolo” in lituano): chi vuole realizzare un desiderio deve calpestare la mattonella e girare su se stesso per tre volte. A poca distanza, un’altra mattonella indica il luogo in cui, nel 1989, iniziò la lunga catena umana per la libertà di 600km che si estese da Vilnius a Tallinn, passando per Riga, alla quale parteciparono circa due milioni di lituani, lettoni ed estoni.

La Porta dell’Aurora

Uno dei luoghi più visitati dai fedeli a Vilnius è la Porta dell’Aurora: nella sua cappella è conservato il dipinto miracoloso della Vergine Maria Madre di Misericordia, magnifico esempio di pittura rinascimentale lituana, realizzato nel 17° secolo. La Porta dell’Aurora fu costruita nel 16° secolo, come una delle dieci porte delle mura difensive di Vilnius. Secondo la tradizione del periodo, un lato della porta era decorato con l’immagine di Gesù Cristo e l’altro con quella di Maria. Nel 17° secolo i carmelitani costruirono un grande monastero nelle vicinanze delle mura della città e notando la devozione della popolazione per l’immagine della Vergine Maria realizzarono la cappella in suo omaggio. La porta si trovava in una delle zone più attaccate della città, ma nel 1799 quando l’Impero russo distrusse le mura difensive, rimase intatta.

La Divina Misericordia

Vilnius è conosciuta dai pellegrini come la città della Divina Misericordia e custodisce una della più rispettate immagini della Chiesa Cattolica nel mondo. Il dipinto originale della Divina Misericordia, realizzato da Eugene Kazimierowski nel 1934 sulla base delle visioni di Santa Faustina, è conservato nel Santuario della Divina Misericordia (Dominikonų g. 12). Suor Fustina Kowalska, mentre viveva a Vilnius, ebbe una visione di Gesù che descrisse nel suo diario, che è oggi uno dei libri più conosciuti su un’esperienza mistica. Nel 2000, Papa Giovanni Paolo II canonizzò la suora e la dichiarò prima santa del nuovo millennio. La casa del santuario della Divina Misericordia, dove Santa Faustina visse tra il 1933 e il 1936, è uno dei siti più visitati dai pellegrini a Vilnius.

La pietra dell’apparizione della Vergine Maria a Šiluva

Šiluva, una piccola cittadina nella parte occidentale della Lituania, è famosa già dal 16° secolo per i festeggiamenti della Natività della Vergine Maria, che cominciano agli inizi di settembre e durano 8 giorni. E’ maggiormente nota come luogo di una delle prime apparizioni della Vergine Maria in Europa, nel 1608. La pietra dell’apparizione è custodita nel basamento dell’altare della Cappella dell’Apparizione, visitata ogni anno da centinaia di migliaia di pellegrini. Nella vicina Basilica i fedeli pregano davanti al quadro miracoloso di Maria con il Bambino.

La via di San Giacomo in Lituania

Nel 2016, la Lituania è entrata a far parte nel circuito della Via di San Giacomo che comprende 32 siti nel Paese tra cui 11 chiese di San Giacomo, la Collina delle Croci, la Porta dell’Aurora e altri santuari. Sono disponibili quattro percorsi attraverso la Lituania dal confine lettone a quello polacco e un percorso dalla Lettonia alla regione di Kaliningrad.

Il percorso di Giovanni Paolo II

Santo Giovanni Paolo II è stato il primo Papa ad aver visitato la Lituania. La sua visita nel 1993 offrì un supporto morale e diplomatico dopo la restaurazione dell’indipendenza dai sovietici che rafforzò ulteriormente lo spirito nazionale e il desiderio di unità. In onore del Papa, alcuni santuari della Lituania sono stati riuniti all’interno di un percorso di pellegrinaggio che ha preso il suo nome e che attraversa i siti di fede principali.

 

Chiesa della Visitazione della Beata Vergina Maria a Trakai

L’antica capitale medievale della Lituania, Trakai, celebre per il suo castello rosso in mezzo al lago, è anche un importante luogo di pellegrinaggio e quest’anno celebra il 300° anniversario dell’incoronazione canonica del dipinto della Madre di Dio di Trakai, Patrona della Lituania, avvenuta il 4 settembre 1718.  Il 3 settembre 2017 la Chiesa di Trakai ottenne il titolo di basilica in onore del suo significato storico: si tratta infatti di una delle prime chiese costruite dopo la conversione della Lituania al cattolicesimo alla fine del 14° secolo.

Per maggiori informazioni sulla visita di Papa Francesco in Lituania, visitare: www.papalvisit.lt #welcometoLithuania

Per informazioni sulla Lituania, visitare www.lithuania.travel e la pagina facebook Turismo Lituania https://www.facebook.com/TurismoLituania/

 

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