Harlem Renaissance

Harlem Renaissance è il movimento artistico culturale che ha portato al successo personaggi del calibro di Josephine Baker, Langston Hughes e  Bessie Smith.

NYC & Company, ente del turismo di New York City, invita i viaggiatori in occasione del suo  centenario a scoprire il quartiere dell’Upper Manhattan, punto di riferimento della cultura afroamericana. Le celebrazioni per Harlem Renaissance 100, iniziate nel 2018, proseguiranno per tutto il 2019 con eventi, mostre e concerti promosse dalle principali istituzioni del quartiere.

Cosa vedere durante Harlem Renaissance 100:

 L’Apollo Theater è il simbolo del quartiere e icona della musica afro-americana. Nel 2019 festeggia l’85° anniversario della sua apertura. Il suo palco, dove hanno debuttato grandi della musica come Ella Fitzgerald, Marvin Gaye, Jimi Hendrix e Billie Holiday, continua a ospitare artisti emergenti durante la celebre Amateur Night (ogni mercoledì), accanto alle esibizioni di musicisti affermati e iniziative culturali. Tra i prossimi appuntamenti, WOW – Women of the World Festival (12-17 marzo), un programma di seminari, attività e performance sull’empowerment delle donne.

Questa cattedrale è tra le più grandi cattedrali episcopali del mondo. L’architettura offre ai visitatori uno stile gotico e romanico con elaborati arazzi intrecciati risalenti al XVII secolo, il rosone a vetrata più grande degli Stati Uniti e il trittico in bronzo disegnato da Keith Haring. Il 19 marzo si terrà un incontro con Alessandra Belloni, autrice di Healing Journeys with the Black Madonna, venerata in Sud Italia, Francia, Spagna e Brasile.

Una villa coloniale costruita nel 1765 dal colonnello Roger Morris. Durante la guerra d’indipendenza americana diventò il quartiere generale e il rifugio di George Washington, data la sua posizione strategica. Dopo essere stata acquistata da Stephen Jumel nel 1810, nei primi del Novecento venne rilevata dalla città di New York. Inoltre, grazie al supporto della Daughters of the American Revolution (DAR), la dimora venne trasformata in museo. Oggi è la casa più antica di Manhattan e centro di arte, cultura e architettura.

Un museo che ripercorre la storia del genere musicale simbolo di Harlem. Questa piccola istituzione promuove il jazz organizzando mostre, incontri e performance dal vivo. È disponibile, su prenotazione, il workshop Born in Harlem che ripercorre la storia del quartiere e la sua evoluzione nel periodo successivo alla grande migrazione.

Il primo museo di New York fondato nel 1804. Racconta la storia della città attraverso documenti storici, materiali e opere d’arte. Accanto alla collezione permanente, il museo offre mostre per celebrare Harlem Renaissance 100 come: Keepin’ It Clean (fino al 27 maggio), dove l’artista contemporanea Betye Saar presenta alcune figure discriminatorie come Aunt Jemimas, Uncle Toms e le mammies e Augusta Savage e Renaissance Woman (dal 3 maggio al 28 luglio) dedicata a una delle artiste più influenti del 20° secolo, famosa per le sue sculture che raccontano la cultura afroamericana.

Una delle più importanti istituzioni per lo studio, la ricerca e la preservazione della storia e della cultura afroamericana che dispone di un archivio di oltre 11 milioni di materiali tra manoscritti, libri, filmati, registrazioni audio, fotografie e stampe. Il 16 aprile è in programma l’evento In Perpetual Flight: The Migration of the Black Body che esamina le opere di James Baldwin, Harriet Powers, Marcus Garvey, Harriet Tubman e Jacob Lawrence volte a denunciare la discriminazione razziale subita dagli immigrati africani.

E’ uno dei più importanti spazi museali per l’arte afroamericana. In attesa dell’apertura del nuovo spazio espositivo prevista per il 2021 presenta, presso lo spazio temporaneo Studio Museum 127 (W. 127th St, tra Amsterdam Avenue e Convent Avenue), alcune delle sue mostre. Attualmente in corso e disponibile fino al 19 maggio, il progetto Harlem Postcards coinvolge diversi artisti contemporanei. Attraverso le loro fotografie, rappresentano l’attività culturale, la vitalità politica e lo spirito artistico del quartiere. Tali fotografie diventano cartoline in edizione limitata disponibili gratuitamente per i visitatori.

E’ il centro d’arte scenica del quartiere. Il 9 marzo con lo spettacolo Hide/Melt/Ghost, Guthrie Ramsey esplora la cultura musicale afroamericana soffermandosi sull’utilizzo della musica per rituali magici e religiosi. Il 23 marzo durante la serata Uptown Nights: Wepa! Movement, Culture and Music, i Curtis Bros e i Circa ’95 in collaborazione con Caribbean Cultural Center African Diaspora Institute (CCCADI) ricordano la migrazione proveniente dai Caraibi. Inoltre, l’11 aprile, lo Steve Turre Quintet presenta Stretch Music & Jazz Then and Now, un dialogo tra i pezzi tradizionali del jazz con un occhio sulle innovazioni del genere. Il 20 maggio avrà luogo lo Spring Gala #Disrupters: Then and Now in Celebration of the 100th Anniversary of the Harlem Renaissance per ricordare la ribellione della comunità nera che, pur essendo colpita dalla discriminazione razziale, non ha voluto nascondersi ma ha combattuto per affermare le propria identità.

-La compagnia di tour Harlem One Stop

Offre ai visitatori una serie di itinerari tematici per immergersi totalmente nelle tradizioni del quartiere del jazz: è disponibile il Harlem Cultural Heritage Walking Tours che ripercorre le tappe fondamentali della storia di Harlem.

La comunità  i, too, arts collective 

Fondata nel 2016 da un gruppo di artisti e scrittori offre iniziative come l’ Airbnb Experience: Tour and Poetry Workshop che porta i partecipanti alla scoperta dell’opera del poeta Langston Hughes, icona dell’Harlem Renaissance.

Il calendario completo degli eventi di Harlem renaissance 100 è disponibile su http://harlemrenaissance.org/
Per informazioni e proposte di itinerari a Harlem e New York City, visitare www.nycgo.com

 

A cura di Natalie Paligutan

 

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